Cappella Carafa (San Tommaso d’Aquino)

Il cardinale domenicano Oliviero Carafa (1430 – 1511), che dà il nome a questa cappella, provava una tale ammirazione e devozione per il grande santo domenicano Tommaso D’Aquino (1224 – 1274), che fece costruire e affrescare in suo onore questa splendida cappella, su consiglio di Lorenzo il Magnifico, dal celebre Filippino Lippi.

Nella volta ci sono quattro vele nelle quali sono rappresentate quattro sibille. Lo stemma al centro è quello della famiglia Carafa. La parete centrale mette all’interno della scena dell’annunciazione la figura di san Tommaso che presenta alla Vergine Maria il cardinale Carafa. Nella parte alta c’è l’immagine dell’assunzione della Vergine Maria e di una corona di angeli che sembrano danzare intorno a lei tenendo in mano ognuno uno strumento musicale diverso. Siamo di fronte ad un piccolo ma vero e proprio inventario di alcuni strumenti musicali dell’epoca. Nella parete destra invece ci sono varie scene della vita di san Tommaso. Sulla lunetta, verso sinistra è raffigurato il miracolo del Crocifisso che parlando a san Tommaso gli dice: “hai scritto bene di me Tommaso, che ricompensa vuoi?”. E sembra lui abbia risposto: “Nient’altro che te Signore”. 

Nella parte bassa invece è raffigurato san Tommaso in cattedra che tiene in mano un libro con la scritta: "Sapientiam sapientum perdam", che significa "Distruggerò la sapienza del sapiente", frase tratta dagli scritti di san Paolo. Davanti a lui una figura di persona dal brutto aspetto raffigurante il peccato con un cartiglio che dice "Sapientia vincit malitiam", "La sapienza vince la malizia” . E’ una chiara allusione alla spiritualità domenicana da sempre caratterizzata da una ricerca della Verità e una lotta al vizio e all’errore. San Tommaso si trova circondato da quattro figure femminili che rappresentano la filosofia, la teologia, la dialettica e la grammatica.

Gli affreschi della parete sinistra, che dovevano rappresentare i vizi e le virtù sono andati perduti per lasciar spazio alla monumentale tomba di papa Paolo IV, uno dei cinque papi sepolti in questa Basilica.

I marmi, i decori, le grottesche, ogni particolare della cappella, sono oggi un vero e proprio gioiello da scoprire e ammirare.